Guida Completa alla Gestione del Fermo Auto

Diritti e Doveri del Proprietario

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La Guida Definitiva al Fermo Amministrativo

Il fermo amministrativo è una misura coercitiva disposta dall'Agenzia delle Entrate per recuperare crediti attraverso il blocco temporaneo di veicoli. Si attiva dopo il mancato pagamento di tributi e sanzioni, seguendo un iter preciso: dalla notifica della cartella esattoriale al preavviso di fermo, fino al fermo definitivo. Chi guida un veicolo sottoposto a fermo rischia multe da 774 a 3.105 euro, oltre alla possibile confisca del mezzo. L'assicurazione potrebbe non coprire eventuali danni in caso di incidente. La procedura prevede diverse fasi di tutela per il debitore, con termini specifici per opporsi o regolarizzare la situazione. Per risolvere un fermo amministrativo, si può procedere con il pagamento integrale, la rateizzazione o, in casi specifici, con un ricorso. Esistono casi speciali di cancellazione, come per i veicoli destinati al trasporto di disabili o quelli strumentali all'attività lavorativa. La verifica della presenza di un fermo può essere effettuata attraverso una visura PRA o consultando il certificato di proprietà digitale. Per la cancellazione definitiva, è necessario presentare documentazione specifica al PRA e sostenere costi amministrativi, che variano in base alla modalità di richiesta. In caso di cointestazione del veicolo, il fermo può essere contestato dal proprietario non debitore.

Cos'è il Fermo Amministrativo

Il fermo amministrativo è un atto formale, che viene disposto dall’Agenzia delle Entrate (ex Equitalia) quando vi è il mancato pagamento di tributi e sanzioni.
Più semplicemente il fermo è un atto consequenziale al mancato pagamento dei debiti che nel mentre sono diventati cartelle esattoriali.
Con il fermo amministrativo si procede con il blocco temporaneo di un veicolo per recuperare i crediti.
Il fermo amministrativo, oltre a bloccare la circolazione del veicolo, dispone che:

  • Non si può Rottamare la vettura, radiare o esportare;
  • Non si può parcheggiare su suolo pubblico;
  • Non si può vendere il veicolo senza aver informato l'acquirente.

Cosa si rischia guidando un veicolo sottoposto a fermo?

Chi guida un veicolo sottoposto a fermo amministrativo rischia una sanzione che varia dai 774 a 3105 euro.
Oltretutto, se il veicolo sottoposto a fermo, circolando irregolarmente provoca un incidente stradale la legge non prevede che l'assicurazione sia tenuta a pagare i danni.
Inoltre la sanzione accessoria che potrebbe essere applicata è la confisca del mezzo.
Al contrario del fermo, la confisca, avvia una procedura che autorizza il passaggio della proprietà dell’auto all’Agenzia delle Entrate o altro creditore.

Un fermo amministrativo può essere applicato a più veicoli?

L’ente creditore può predisporre il fermo amministrativo per più di un veicolo dello stesso proprietario.
Ovviamente ci sono degli importi da rispettare:

  • Debito da 800€ a 2.000€: 1 auto;
  • Debito da 2.000€ a 10.000€: fino a 10 auto;
  • Debito superiore ai 10.000€: su tutte le auto di proprietà.

Fermo amministrativo auto, importo minimo

Gli importi succitati sono gli unici che regolano (peraltro in maniera solo relativa) il fermo del veicolo/i.
Infatti non esiste un importo minimo per avviare la procedura di fermo amministrativo di un veicolo. Teoricamente l'agenzia delle entrate/riscossione può sempre far ricorso al fermo.

Dal debito al fermo amministrativo: Le fasi

C'è una procedura esatta che deve essere seguita prima che il bene possa essere sottoposto a fermo amministrativo.

  • Il debito dovuto viene inoltrato all'agenzia entrate-riscossione;
  • L'agenzia entrate-riscossione crea la cartella esattoriale;
  • La cartella viene notifica dal debitore il quale ha 60 giorni per pagare, rateizzare o opporsi alla cartella esattoriale;
  • In caso di mancanza azione da parte del debitore l'agenzia potrebbe procedere con l'invio del preavviso di fermo, da questa comunicazione il debitore ha 30 giorni per agire;
  • Se il debitore continua a non agire in alcun modo agli atti inviati dall'agenzia, il fermo dell'auto diventa effettivo.

L'iter su descritto deve essere seguito rigorosamente, qualora alcuni passaggi fossero mancanti, errati o viziati si potrebbe procedere ad una opposizione da parte del debitore verso il fermo (o meglio la cartella che ha fatto scaturire il fermo) facendo ricorso.

1) La cartella esattoriale

La cartella esattoriale è un atto di intimazione di pagamento e di avviso di mora diretta al contribuente con la quale L'agenzia entrate-riscossione chiede il pagamento del debito iscritto a ruolo.
Quindi abbiamo una funzione di comunicazione/intimazione, difatti nella cartella si iscrivono tutte le somme dovute e l'ente creditore.
La cartella ha un termine di 60 giorni per adempiere al pagamento o eventualmente qualora viziata/immotivata ricorrere.

2) Il preavviso di fermo amministrativo

Uno degli atti successivi derivanti dalla mancata azione da parte del contribuente verso la cartella che gli è stata recapitata e alla quale non si è provveduto a pagare, rateizzare o opporsi è il fermo amministrativo.
Il fermo amministrativo, insieme all'ipoteca, pignoramento sul conto, pignoramento dello stipendio e pignoramento verso terzi è uno degli strumenti di cui si può avvalere l'agenzia delle entrate-riscossione.
Affinché il fermo possa essere applicato al veicolo, questo deve essere preceduto dal preavviso di fermo amministrativo che di fatto concede all'utente un periodo di 30 giorni per saldare i debiti, ricorrere o rateizzare.
Il Fermo Amministrativo, come la cartella, è impugnabile qualora fosse viziata lasciando spazio per potersi opporre alla cartella e sospendere, annullare o prescrivere la stessa.
Quindi il fermo deve essere sempre preceduto da preavviso, atto fondamentale affinché l'iter di fermo sia valido.

3) Il fermo amministrativo definitivo

Il fermo amministrativo definitivo è quindi l'ultimo atto dell'iter che è partito da una o più cartelle esattoriali non pagate, passando per il preavviso in cui il contribuente ha continuato a non agire e che quindi arriva alla sua conclusione fisiologia che è quella dell'iscrizione di ipoteca sul veicolo.
Per quanto banale, rivolgersi immediatamente ad uno professionista è sempre la scelta migliore.
Di fondamentale importanza è anche la tempistica poiché si lascia il tempo al professionista di valutare la soluzione migliore e il tempo di poterla intraprendere.

Risolvere il fermo amministrativo

1) Verificare il fermo amministrativo

Se si sospetta il fermo o ricevuto il preavviso non si è provveduto entro i termini in alcun modo a porre riparo alla situazione, verificare se è presente il fermo su di uno o più veicoli è molto importante onde evitare di circolare per strada, incorrendo in ulteriori sanzioni.
Il primo modo per verificare il fermo amministrativo auto è la visura PRA per targa.
Ci sono 3 modi per fare una visura targa:

  • Puoi recarti presso un ufficio ACI;
  • Puoi usare il servizio online dell’ACI;
  • Puoi rivolgerti ad una agenzia di pratiche auto.

La visura PRA della targa ha un costo, anche se esiguo, intorno alla decina di euro.
Il secondo modo per verificare il fermo amministrativo auto è utilizzare il certificato di proprietà digitale.
Al contrario della versione cartacea, il certificato di proprietà digitale è costantemente aggiornato e la consultazione è gratuita.
Non tutti i veicoli ne sono in possesso poiche è stato introdotto solo per i veicoli immatricolati dal 2015, ma è sempre possibile farne richiesta.
Una volta in possesso del certificato di proprietà digitale dovrai:

  • Accedere al servizio Online Consulta il Certificato di Proprietà Digitale;
  • Inserire l'identificativo riportato sulla stampa del Certificato (ID-CDPD);

Così facendo avrai tutti i dati del veicolo, compreso l'eventuale fermo amministrativo.

2) Azioni possibili al fermo amministrativo

Le azioni possibili rispetto al fermo amministrativo sono molteplici.

  • Se si è ricevuta una raccomandata di preavviso di fermo da pochi giorni:Questo è lo scenario ideale poiché, rivolgendosi ad un professionista della materia, si hanno tutte le possibili soluzioni a disposizione, nella fattispecie:
    • Pagare la cartella che ha attivato il preavviso di fermo;
    • Rateizzare la cartella che ha attivato il preavviso di fermo;
    • Se ci fossero gli estremi, impugnare la cartella e ricorrere.
    Tutte queste azioni intraprendibili, sospendono il preavviso di fermo.
  • Se si è ricevuta una raccomandata di preavviso di fermo ma sono passati più di 30 giorni: Qui la situazione si complica leggermente, i termini sono scaduti quindi le soluzioni ottimali sono:
    • Pagare la cartella che ha attivato il preavviso di fermo;
    • Rateizzare la cartella che ha attivato il preavviso di fermo.
    Invece in questo caso essendo decaduti i termini per impugnare la cartella, si è fuori tempo per un ricorso ed i motivi per un ricorso fuori termine sono davvero ridotti e dovrebbero essere discussi con un legale per vedere se vi è spazio per poter tessere un ricorso.
    Come per il caso precedente tutte queste azioni intraprendibili, sospendono il preavviso di fermo.
  • Il fermo è definitivo:Questa è la situazione peggiore le opzioni possibili sono:
    • Pagare la cartella che ha attivato il preavviso di fermo;
    • Rateizzare la cartella che ha attivato il preavviso di fermo;
    • Ricorrere impugnando la cartella.

Al contrario del preavviso in cui sono scaduti i termini, in questo caso, si presuppone che il creditore non sia mai venuto a conoscenza del preavviso, rendendolo quindi illegittimo.
Se così fosse ci potrebbero essere vari scenari che si aprono come:

  • Mancata o irregolare notifica della cartella esattoriale;
  • Mancata notifica del preavviso di fermo;
  • Prescrizione del credito;
  • Vizi formali e mancanza di elementi essenziali;
  • Avvenuto pagamento del fermo e/o in presenza di domanda di rateizzazione;
  • Annullamento da parte del Giudice delle cartelle e/o del preavviso.

In questo caso rivolgersi ad un professionista in modo tempestivo è sempre la soluzione migliore per risolvere al meglio la situazione.

3) Sospensione fermo amministrativo

Se si è deciso di rateizzare il debito dovuto, il contribuente può chiedere la sospensione del fermo amministrativo.
Accettata la richiesta di rateazione da parte dell'agente della riscossione e pagata la prima rata, si può procedere ad inoltrare una specifica istanza allegando in copia l'attestazione della prima rata del debito pagata.
Si potrà procedere alla definitiva cancellazione solo nel momento in cui tutto il debito sarà estinto.

4) Cancellazione del fermo amministrativo

Una volta estinto il debito, o vinto il ricorso è necessario recarsi presso un qualsiasi ufficio provinciale del PRA per poter richiedere la cancellazione del fermo amministrativo.
I Documenti necessari per cancellare un fermo amministrativo sono:

  • certificato di proprietà con nota di richiesta sul retro;
  • modulo NP -3 quando la nota di richiesta non è riportata sul retro del certificato di proprietà;
  • provvedimento di revoca in originale.

E’ anche necessario sostenere dei costi, come imposta di bollo.
Il prezzo ammonta a:

  • 48€ se si utilizza il modello NP-3;
  • 32€ se la nota di richiesta viene redatta sul certificato di proprietà.

Invece la cancellazione viene effettuata gratuitamente dall'agente di riscossione solo:

  • se il fermo amministrativo sia stato iscritto per errore;
  • se la vettura è stata venduta con atto di data certa e trascrizione del passaggio di proprietà anteriore all’iscrizione del fermo.

Casi speciali di cancellazione del fermo

Ci sono alcuni casi in cui il fermo è considerato illeggitimo.

Cancellazione del fermo amministrativo auto in presenza di disabilità

Qualora il veicolo fosse destinato al trasporto di persone diversamente abili, l'annullamento del preavviso e la cancellazione del fermo sono possibili.
Ovviamente per poter usufruire di questo caso speciale bisogna essere in possesso dei requisiti e presentare la richiesta di istanza all'Agenzia delle entrate-riscossione.
I documenti necessari sono:

  • Contrassegno Parcheggio per disabili;
  • Carta di circolazione da cui risulti che il veicolo è dotato dei dispositivi prescritti;
  • Fattura di acquisto con applicazione delle agevolazioni fiscali per disabili.

Cancellazione del fermo amministrativo su veicolo strumentale

Nel caso in cui il veicolo sia utilizzato per esercitare la professione, si può chiedere la cancellazione per via dell'utilizzo come bene strumentale.
Per fare ciò bisognerà dimostrare che il mezzo è fondamentale per raggiungere il posto di lavoro o per il corretto svolgimento della attività.
Per fare questo, chiedere l'annullamento in quanto bene strumentale, bisogna fare un'istanza e allegare:

  • Certificato di attribuzione della partita IVA;
  • Carta di circolazione con dati e destinazione d’uso del mezzo;
  • Documentazione attestante la professione svolta.

La cancellazione del fermo deve essere richiesta entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione preventiva.

Cancellazione fermo amministrativo su auto cointestata

Nel caso in cui il veicolo sia cointestato essendoci più di un proprietario, il fermo ricadrebbe su di entrambi. Essendo il debito imputato solo ad uno dei due, l'altro sarebbe colpito ingiustamente da fermo.

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