Guida Completa al Pignoramento: Cosa Devi Sapere

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Tutto quello che devi sapere sul pignoramento: diritti, doveri, limiti e vie d'uscita

Se stai affrontando un pignoramento, è fondamentale conoscere i tuoi diritti e le soluzioni disponibili. Questo atto esecutivo consente ai creditori di recuperare somme dovute tramite l’espropriazione di beni, ma esistono limiti e tutele. La prima casa non è sempre protetta, così come beni essenziali e una parte di stipendi o pensioni.
Il pignoramento può riguardare immobili, mobili o crediti e si svolge con la ricerca dei beni da parte di un ufficiale giudiziario.
Puoi bloccare il pignoramento con opposizioni legali, accordi con i creditori (Saldo e stralcio) o tramite la conversione del pignoramento, che consente un pagamento rateale. In situazioni di difficoltà economica, la Legge 3/2012 (Sovraindebitamento) offre strumenti per ristrutturare i debiti o cancellarli, ma richiede un intervento legale esperto.

  • 1)Agisci ora: con l’aiuto giusto puoi trovare la soluzione adatta e riprendere il controllo della tua situazione economica.
  • 2)Non aspettare: valuta le opzioni disponibili e scegli la soluzione più adatta per proteggere il tuo futuro economico.
  • 3)Non affrontare il problema da solo: con il giusto supporto, puoi superare questa situazione e riprendere il controllo della tua vita economica.

Cosa è il pignoramento?

Il pignoramento è un atto definitivo con il quale i creditori avviano l'espropriazione forzata.
Il pignoramento si divide in tre categorie che sono definite in base al bene che si intende pignorare.

  • Pignoramento Immobiliare: ha per oggetto gli immobili (es. case, ville, terreni, etc.);
  • Pignoramento Mobiliare: ha per oggetto cose mobili (es. veicoli, oggetti preziosi, mobili, etc.)
  • Pignoramento Presso Terzi: ha per oggetto i crediti che sono erogati da terzi (es. stipendio, pensione, etc.)

Perchè viene effettuato il pignoramento?

Il pignoramento viene utilizzato per vincolare determinati beni del debitore al fine di poter garantire al creditore una copertura sugli importi dovuti.
È un vincolo giuridico che si basa sullo scambio dei beni ma non il loro utilizzo.
Il debitore, infatti, può continuare a disporre dei beni pignorati in attesa che vi sia una disposizione da parte del giudice (assegnazione o vendita).
Il debitore, de facto, diventa custode dei beni nel caso di beni mobiliari od immobiliari ed è obbligato a non deteriorare, distruggere o sottrarre i beni pignorati.
Nel caso di conti bancari, beni presso terzi o crediti dovuti al debitore (es. stipendio) questi vengono congelati dal terzo (es. datore di lavoro) che successivamente verserà al creditore. (es. Agenzia delle entrate)

Cosa NON possono pignorarmi?

Il pignoramento deve comunque rispettare gli interessi giuridicamente garantiti determinando quindi dei limiti entro i quali si può pignorare.

Limiti Pignoramento Immobiliare

Qualora il pignoramento abbia come oggetto l'immobile in cui il debitore abita, ed è l’unico immobile che possiede (prima casa) ci potrebbero essere dei limiti.
Esploriamo meglio quali sono i limiti che escludono la "prima" (ed unica) casa:

  • L'unico creditore deve essere l'Agenzia Entrate-Riscossione (ex. Equitalia) e il debito non deve superare i 120 mila euro;
  • La "prima casa" deve essere l'unico immobile di cui è in possesso il debitore;
  • Bisogna abitare e risiedere anagraficamente nello stesso;
  • Non deve essere un'abitazione di lusso o nelle categorie catastali A/8 e A/9.

Questi limiti NON valgono per un pignoramento che ha come creditore un privato. Ricordiamo che qualora il debitore avesse più immobili, la "prima casa" potrebbe essere pignorata anche dall'Agenzia Entrate-Riscossione, ma anche in questa eventualità ci sono delle condizioni che l'agenzia deve rispettare rigorosamente.

Limiti Pignoramento Mobiliare

  • Oggetti sacri legati all'esercizio del culto;
  • Anello nunziale, biancheria, vestiti, tavoli e sedie per mangiare, letti, frigorifero, stufe e fornelli da cucina, utensili per la casa e il mobile che li contiene, lavatrice, cassettoni, armadi. Qualora vi fossero mobili di pregio artistico o antiquariato questi sono pignorabili;
  • Combustibili e commestibili necessari per un mese di mantenimento del debitore e della sua famiglia;
  • Attrezzi per la coltivazione del fondo, (pignorabili solo se non ci sono altri beni mobili, su istanza del debitore potrebbero essere esclusi se necessari all'uso del fondo);
  • Beni strumentali (beni neccessari all'esercizio della professione, questi sono pignorabili entro i limiti);
  • Lettere, registri e scritti di famiglia, decorazioni al valore;
  • Animali da compagnia, terapeutici o di assistenza al debitore;
  • Armi.

Limiti Pignoramento Presso Terzi

  • Pignoramento dello stipendio: è possibile pignorarlo entro il massimo di un quinto dell'importo mensile netto;
  • Pignoramento della pensione: in misura ancor più limitata rispetto allo stipendio infatti, è possibile pignorare solo l'eccedente del il minimo vitale impignorabile nella misura di un quinto (es. si sottrae il minimo vitale impignorabile alla pensione percepita e il rimanente si divide per 5);
  • Pignoramento dei crediti: sussidi di maternità, malattie e funerali da casse di assicurazione, enti assistenziali o istituti di beneficenza, pensioni di invalidità, sussidi di grazia o di sostentamento a persone nell'elenco dei poveri.

Come avviene la ricerca e la scelta dei beni?

Ricerca telematica dei beni

Una delle eventualità previste è che il presidente del tribunale (o un giudice delegato), su richiesta del creditore, autorizzi che i beni del debitore siano ricercati con modalità telematiche.
In questo modo l'ufficiale giudiziario, ricevuto il provvedimento autorizzativo, effettua l'accesso alle banche dati degli enti previdenziali, pubbliche amministrazioni e più in generale le informazioni che possono essere utili per individuare quei beni che possono essere sottoposti ad esecuzione.

Ricerca dei beni mobili da pignorare

Supponendo che tutto l'iter del pignoramento, svolto dal creditore, sia corretto (ricordiamo che nel pignoramento mobiliare non è necessario che che il creditore notifichi al debitore un'atto scritto, infatti ricevuta la notifica del precetto il debitore vedrà intervenire direttamente l'ufficiale giudiziario) il pignoramento continua nel suo naturale decorso che vede la ricerca e l'individuazione come naturale prosecuzione dell'atto esecutivo.
Questa ricerca dei beni da pignorare avviene direttamente nella casa del debitore, in altri luoghi a lui appartenenti e può estendersi anche in luoghi non appartenenti al debitore se in questi vi siano beni di cui il debitore può disporre.
L'ufficiale giudiziario sceglie le cose che pensa che possano essere di rapida liquidazione, dando preferenza al denaro contante, oggetti preziosi, titoli di credito e in generale beni di rapida e sicura realizzazione. Al contrario l'ufficiale provvederà ad individuare e pignorare (entro i limiti del pignorabile) beni la cui somma è pari all'importo del credito precettato aumentato della metà.

Come bloccare il pignoramento?

Ci sono diversi modi per opporsi al pignoramento, alcuni che si basano su un'opposizione diretta al pignoramento altri che più semplicemente ne riconoscono la legittimità e che quindi aiutano a corrispondere al creditore la somma dovuta.
Di seguito gli esploreremo e spiegheremo i principali metodi.

L'opposizione al pignoramento

Il pignoramento può essere "bloccato" con un opposizione.
Ci sono diverse tipologie di opposizione, la cui distinzione si basa principalmente sulle fondamenta dei motivi:

  • opposizione all'esecuzione;
  • opposizione agli atti esecutivi;
  • opposizione di terzo all'esecuzione.

Opposizione all’esecuzione

Opponendosi all'esecuzione si contesta il diritto del creditore ad intraprendere il pignoramento contro il debitore.
I motivi che supportano questo genere di opposizione si basano sul difetto di titolo esecutivo, impignorabilità dei beni esecutati ed il difetto di legittimazione passiva dell'esecutato.

Opposizione agli atti esecutivi

In questa tipologia di opposizione il debitore non contesta la legittimità dell'esecuzione, ma bensì le modalità in cui la procedura sia stata eseguita lamentando l'esistenza di vizi formali (vizi di notifica del titolo o del precetto).

Si sottolinea che per questo genere di opposizione i termini sono molto brevi, difatti si hanno massimo 20 giorni dal compimento dell'atto o dal momento in cui il soggetto ne è venuto a conoscenza.

Opposizione di terzo all'esecuzione

L'opposizione di terzo non è un opposizione del debitore ma bensì di un terzo soggetto non coinvolto nell'esecuzione ma che al contempo pretende di avere la proprietà o il diritto reale sui beni pignorati al debitore.
Quindi il terzo pretende di esercitare il diritto di proprietà dei beni pignorati, che si esprime con un opposizione all'esecuzione con ricorso, prima che il giudice disponga la vendita o l'assegnazione dei beni.
Essendo il terzo estraneo al rapporto tra il creditore ed il debitore esecutato e non potendo impedire al creditore di esercitare la procedura di esecuzione forzata, potrà far valere i propri diritti chiedendo di escludere dal pignoramento un bene che ritiene non rientri nel patrimonio del debitore.

L’accordo con i creditori

Una opportunità è quella di raggiungere un'accordo con i creditori. La proposta di accordo viene generalmente formulata dall'avvocato del debitore, che se accettata verrà formalizzata in un accordo transattivo.
Un accordo transattivo è praticamente un accordo libero e concordato dalle parti che vede il debitore versare il dovuto (o una misura ridotta se accettato dal creditore) e la correlata rinuncia alla procedura esecutiva del creaditore.
Si sottolinea che anche se vi fosse una trattativa, l'atto esecutivo di pignoramento NON viene sospeso, ma bisogna attenderne l'eventuale accettazione dello stesso da entrambe le parti.

La conversione del pignoramento

Prima che la vendita o l'assegnazione sia disposta il debitore può presentare istanza di conversione.
Con "istanza di conversione" si intende convertire il debito in una somma di denaro pari al valore del pignoramento comprensivo: del capitale, degli interessi e delle spese.
Al contrario del pagamento all'ufficiale giudiziario, la conversione del pignoramento è una misura agevolativa che se viene accettata attraverso l'istanza, il debitore può accedervi.
La misura agevolata a cui fa riferimento la conversione è la possibilità di rateizzare la somma dovuta (entro un massimo di 48 mesi), con due principali vincoli: l'istanza può essere inoltrata una sola volta e bisogna versare in cancelleria una somma non inferiore ad 1/6 dell'importo del credito.
Se il pignoramento fa riferimento ad un bene, la somma complessiva da sostituire a quest’ultimo è definita dal giudice dell'esecuzione dopo un'udienza con le parti, attraverso l'emissione dell'ordinanza.

Effettuare il pagamento all'ufficiale giudiziario

Individuati i beni, il passaggio successivo è la vendita o l'assegnazione.
Ma il debitore, prima che i beni a tutti gli effetti siamo pignorati, ha ancora un possibilità: versare la somma ai creditori direttamente all'ufficiale giudiziario.
Questa è l'ultima occasione per il debitore per evitare il pignoramento. La somma in denaro dovuta a questo punto é l'addizione: dell'importo del credito e delle spese di esecuzione (inclusi capitale, interessi e spese).

Cessazione di efficacia

Come sempre in ambito legale, tutto questo deve seguire delle rigorose regole e tempistiche pena la perdita di efficacia. In questo caso il pignoramento perde di efficacia se l'assegnazione o la vendita non avvenga entro 45 giorni dal suo compimento.

Legge 3/2012 o Sovraindebitamento

La legge 3/2012 è una misura prevista dal legislatore, adatto a soggetti in grave e comprovata difficoltà economica.
La procedura da sovraindebitamento prevede diverse misure per aiutate i cittadini che in autonomia e con le proprie finanze non riescono più a far fronte ai debiti accumulati. I requisiti fondamentali sono la meritevolezza, e l’assenza di colpa grave relativi alla massa debitoria capitalizzata. Sono previste diverse procedure all’interno della norma, ed ognuna di questa richiede differenti requisiti e differenti adempimenti. Si può accedere alla legge 3/2012 solo una volta nella vita, quindi è fondamentale affidarsi ad avvocati esperti e specializzati in questa materia relativamente nuova.

Possono accedere a questa misura:

  • Persone fisiche (tutte, disoccupati, lavoratori, pensionati, etc.);
  • Artigiani;
  • Ex imprenditori;
  • Aziende Agricole;
  • Startup Innovative;
  • Enti del terzo settore;
  • Professionisti;
  • Imprese non fallibili.

Per le società fallibili (es. S.R.L), e società che superano i limiti dimensionali previsti dalla legge, esistono altre procedure in grado di risolvere le problematiche relative alle insolvenze come la Composizione negoziata della crisi (CNS).

Come anticipato in precedenza esistono diverse procedure messe a disposizione dei cittadini in difficolta economica. Ognuna delle procedure prevede dei diritti, doveri e dei vantaggi differenti per il debitore che decide di accedervi.

Di seguito le procedure previste dalla norma:

  • Ristrutturazione dei beni del consumatore
  • Liquidazione controllata del sovraindebitato
  • Concordato minore
  • Esdebitazione del debitore incapiente

Rimane fondamentale individuare la procedura corretta in base alla natura del debito, alla disponibilità patrimoniale del debitore, e al possibile risultato ottenibile. Ricordiamo che a questo tipo di procedura si può accedere una sola volta nella vita, quindi è necessario fare tutte le valutazioni del caso onde evitare di perdere questa opportunità. L’assistenza da parte di legali qualificati ed esperti è essenziale per il raggiungimento dei risultati sperati.

Conclusioni

In questo articolo abbiamo trattato il pignoramento in tutte le sue forme ed i suoi limiti. Le soluzioni prospettate per far fronte ad un pignoramento immobiliare e mobiliare sono diverse, si passa dalla possibilità di fare opposizione, il raggiungimento di un accordo saldo e stralcio, la conversione del pignoramento ed in fine alla Legge 3/2012 o sovraindebitamento che potrebbe portare ad una cancellazione totale o parziale dei debiti. Ogni soluzione elencata, richiede un’accurata valutazione in base alla natura del debito, ed al diverso risultato ottenibile. È sempre importante la tempestività e la scelta del legale a cui ci si affida.

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